Pallacanestro, Cantù rescinde il contratto con Robert Johnson: no vax, il giocatore non poteva allenarsi e non poteva disputare le partite di campionato.
Pallacanestro Cantù rescinde il contratto di Robert Johnson scrivendo in qualche modo una pagina di storia dello sport in questa emergenza sanitaria: dal 10 gennaio, infatti, il cestista, no vax, non poteva allenarsi e non poteva giocare in campionato alla luce delle nuove regole sul Green Pass.
Cantù rescinde il contratto con Robert Johnson, giocatore no-vax
“S.Bernardo-Cinelandia Park Pallacanestro Cantù comunica di aver risolto il contratto in essere con l’atleta Robert Johnson“, si legge nella breve nota diramata dalla società sui propri profili social. Dopo dieci giorni di stop e dopo che il cestista ha confermato la sua posizione, Cantù ha fatto valere la clausola rescissoria di fronte all’impossibilità di proseguire l’attività agonistica a fronte delle norme anti-Covid attualmente in vigore. Il club perde quello che, numeri alla mano, era il suo miglior giocatore.
S.Bernardo-Cinelandia Park Pallacanestro Cantù comunica di aver risolto il contratto in essere con l’atleta Robert Johnson. pic.twitter.com/0GMjjdjm3K
— Pallacanestro Cantù (@PallCantu) January 19, 2022
Robert Johnson passa al Legia Kosz
Johnson era un giocatore importante per Cantù con i suoi 19 punti circa di media, un valore aggiunto nel campionato di A2. L’italo-americano passa al Legia Kosz mentre Cantù valuta Luca Vitali come possibile sostituto.
No vax per religione
Johnson era contrario ai vaccini per la sua professione religiosa. Coerente con la sua posizione, ha rifiutato di vaccinarsi. Ma quello della guardia italo-americana non è un caso isolato. Molte persone negli Stati Uniti hanno rifiutato la vaccinazione per motivi religiosi e hanno chiesto l’esenzione.